Una pianista classica ma non la classica pianista: questa è Isabella Turso. È uscito il 29 maggio scorso il suo nuovo disco dal titolo "BIG BREAK", accompagnato dallo speciale videoclip del singolo "Sliding Doors", realizzato al "MUSE – Museo delle Scienze" di Trento, sua città natale, che ha riaperto le porte appositamente per questa particolare occasione, per ricominciare a vivere attraverso la musica di Isabella. Il regista Joe Barba ha voluto ricreare visivamente il mondo sonorizzato dell'artista partendo dal concetto di "big break", e raccontando per immagini un universo bloccato, fermo e in perpetua stasi in cui, a differenza del mondo animale, solo l'uomo, attraverso le vibrazioni dell'arte, può tornare a vivere profondamente il connubio con la natura, l'amore, il divino.
Così Isabella racconta la sua performance all'interno del Museo:
«Un luogo ora avvolto da un "silenzio immobile", con i suoi animali sospesi in un universo temporaneamente "bloccato". Gli animali sono il pubblico che osserva, in attesa. Qualcosa sta per succedere dopo il Big Break, la Natura spettatrice pare incuriosita. Gli uomini là fuori sono paralizzati in questa fase di sospensione, e ciò che potrebbe cambiare il futuro è il potere dell'arte, della musica, che riscalda, rianima, risveglia. "Sliding Doors" sembra darci una chiave di accesso, un passaggio, verso un futuro più vibrante, in cui il file rouge ci tiene ancora tutti uniti. Inizio a suonare e le corde del mio pianoforte cominciano a produrre vibrazioni, amplificate dall'anima dello strumento, la cassa armonica, espandendosi verso i fili rossi che a loro volta trasmettono quell'energia vitale alle persone che la percepiscono. Una scossa che ci ricorda quanto sia importante riprendere il contatto con noi stessi e con il mondo attorno a noi. Ed ecco una danzatrice che riprende il suo movimento ed inizia a ballare. Un ragazzo ricomincia a meditare là dove era stato interrotto, una coppia distesa su un prato riprende ad emozionarsi, si sfiora, si bacia, si ama. "BIG BREAK" è un'opportunità per dare una scossa a situazioni statiche e poco stimolanti, un invito a fare delle scelte e a provare a cambiare gli eventi».
Considerata una delle compositrici e pianiste più rappresentative di stile neoclassical new-age, l'artista trentina affronta il repertorio di musica classica con la stessa disinvoltura con cui attraversa diversi generi restando ostile ad ogni etichetta e possiede la sensibile capacità di evocare immagini e sensazioni con la sua musica, traducendo l'astratto in un linguaggio cosmopolita accessibile a tutti.
Con "BIG BREAK", disco per pianoforte solo con il quale Isabella si racconta artisticamente attraverso il suo personale stile, frutto di una ricerca e di un percorso in cui recupera materiale tematico del passato rivisitato in chiave moderna, in una cornice di impressioni evocative ed ambientalistiche, l'artista torna a far assaporare il suo impressionismo new age nel segno del cambiamento e di una profonda riflessione sulla musica, la bellezza, sulla loro missione e il loro potere.