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Abbiamo intervistato STEFANO VERGANI  che ha da poco pubblicato il suo nuovo disco dal titolo "APPLAUSI A PRESCINDERE". Ci ha raccontato le nuove canzoni, il suo modo di fare musica, i suoi progetti futuri, i suoi gusti musicali, e molto altro. Buona lettura!


Stefano Vergani1. Chi è Stefano Vergani secondo Stefano Vergani?
Sono un uomo piuttosto schietto, qualita’ o difetto che si riflette anche nel mio modo di fare musica, mi sono ritrovato senza accorgermene a fare questo curioso mestiere e nella complessità di tutto ciò che ci gira intorno sono molto felice di farlo.


2. Come definiresti la tua musica? Se dovessi dare tre aggettivi alla tua musica, quali sceglieresti?
Beh, sceglierei in primis retrò perchè è l’aggettivo che mi cuciono addosso da quando ho cominciato a fare musica, non so se sia un bene o un male ma io lo apprezzo  sempre,  il secondo è semplice perchè non amo troppo gli orpelli e in ultimo mi piace pensarla calda.


3. Cosa vuole dire per te 'fare musica' oggi? Ne vale ancora la pena? Cosa spinge un artista a continuare a cercare nuove storie e girare il Paese per suonarle e farle ascoltare alle persone?
Credo che chi come me fa questo mestiere lo faccia per un amore incondizionato verso la musica, quella che ovviamente si fa e si ama, il rapporto con il pubblico, la possibilità di girare come una trottola e conoscere posti e persone meravigliose. Non è sempre facile, fare musica oggi ma la cosa più importante almeno per me è imparare a non prendersi troppo sul serio, altrimenti si rischia di farsi del male.


4. Ascoltando il tuo ultimo lavoro dal titolo APPLAUSI A PRESCINDERE , ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie stefvergda cui è difficile uscirne. Innanzitutto: A cosa si riferisce il titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Il titolo voleva semplicemente suscitare un piccolo sorriso, nessuna polemica, nessuna critica al sistema, tutte le canzoni che ne fanno parte sono state scritte in questi ultimi 3 anni ,ce n’erano molte di più tra le quali scegliere e ho deciso di dare un senso  destabilizzante scegliendo queste dieci, che sono tutte molto diverse tra loro, vuoi per la musica che le accompagna vuoi per i  testi. Non mi sono mai piaciuti troppo i dischi che suonano tutto uguale dall’inizio alla fine ed ho la fortuna di collaborare con dei bravissimi musicisti che sanno esattamente quello che voglio, e nove su dieci coincide anche con quello che vogliono loro per tanto  la  pasta che sta sotto è perfetta.

5. In particolare colpiscono brani come “Guardare le stelle...”, “La bacerò sul viso” e “Primavera in Brianza”: registro diverso, strutture diverse ma intensità emozionale identica. Come racconteresti queste tre canzoni a una persona che non ha mai ascoltato la tua musica? Quale significato c'è dietro queste tre canzoni per te?
“Guardare le stelle…” l’ho scritta in un momento di difficoltà dove mi sono un attimo perso, perchè come dicevo prima quando ci si prende sul serio può diventar pericoloso, pertanto ho scritto questa canzone dove il protagonista non si sente più a suo agio in una città “che ha dimenticato come si fa a dire grazie “è un artista che ha perso la speranza  e cerca di ritrovarsi. “La bacerò sul viso” invece è una storiella di un amore  forte di quelli che durano tutta la vita ma  mai  espresso per la mancanza di coraggio o per la troppa timidezza, come sfondo ci sono questi due bambini all’inizio della canzone e adulti infine che si conoscono e crescono insieme nella banda comunale di paese.  Intrecciando le loro vite senza mai toccarsi.   


6. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Al momento stiamo girando parecchio per concerti, c’è sempre in atto una collaborazione con Lorenzo Monguzzi che prima o poi farà nascere qualcosa di concreto e direi che per il momento può bastare così.


7. Musicalmente parlando hai un sogno nel cassetto?
Suonare in bel teatro di Parigi  o anche in un piccolo teatro di Parigi, anche provincia di Parigi, va ...


8. Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Ti dico il nome di tre amici LORENZO MONGUZZI, GIURADEI , MARCO SFORZA.