Abbiamo contattato Roberto Fedriga che ci ha parlato del suo nuovo disco, della sua musica, dei suoi progetti futuri, dei suoi gusti musicali e molto altro. Buona lettura.
1. Chi è Roberto Fedriga secondo Roberto Fedriga?
Penso che ognuno di noi sia un insieme complesso di personalità diverse, alla continua ricerca di un’uniformità impossibile da raggiungere pienamente. Nel mio disco penso si possa cogliere questo aspetto.
2. Come definiresti la tua musica? Se dovessi dare tre aggettivi alla tua musica, quali sceglieresti?
Sicuramente intima, perché mi sono “spogliato completamente” nel raccontare il mio mondo.
Sincera, poiché non è altro che la mia interpretazione della realtà, senza filtri ne finzioni.
Personalizzabile: mi piace pensare che l’ascoltatore possa dare una sua interpretazione ad ogni brano e legarlo al proprio vissuto.
3. Cosa rappresenta per te la musica?
La musica, come qualsiasi forma d’arte è per me la rappresentazione dell’interpretazione della realtà da parte dell’artista. Aprirsi alla musica e all’Arte in generale è, a mio avviso, il mezzo migliore per imparare a conoscersi davvero.
4. Ascoltando il tuo nuovo lavoro che porta il tuo nome, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
In questo mio disco ho raccolto brani scritti negli ultimi anni, brani che mi rappresentano fedelmente. Spesso l’ispirazione è frutto della “contaminazione”delle arti. Il cinema, la letteratura o l’arte visiva sono, in molte composizioni, la base su cui ho strutturato i miei testi.
In altri casi ciò che ho scritto non era altro che la “proiezione” del mio vissuto, fatto di immagini ed emozioni.
5. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sto scrivendo nuovi brani e sto organizzando delle piccole serie di Live...
6. Musicalmente parlando, qual è il tuo sogno nel cassetto?
L’unico desiderio è quello di poter proporre la mia musica ad un pubblico che abbia la volontà di aprirsi alla condivisione delle emozioni.
7. Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Esistono anche in questi “momenti bui” grandi artisti e band che riescono a spiccare per purezza. Penso a Damien Rice, ai Sigur Ros o a Ryan Adams ad esempio...