Abbiamo intervistato LAURA B che ha da poco pubblicato il disco dal titolo “La ragazza di nessuno”; ci ha aperto le porte del suo universo artistico tra passato, presente e futuro.
Buona lettura
1)Chi è Laura B secondo Laura B?
Laura B è un nome d’arte che raggruppa tutte le esperienze artistiche, l’insieme dei passi, delle scelte, delle strade, degli incontri che mi hanno portato ad oggi a scegliere questa come la mia vita, ricercata e per fortuna trovata.
2) Come definiresti la tua musica in tre aggettivi?
Fruibile, sincera, attenta.
3) Come mai questo titolo?
“La ragazza di nessuno” è il titolo che ho scelto perché credo possa intitolare anche gli altri brani. Una ragazza che non è di proprietà di nessun altro che di se stessa. È un concetto che per me vale molto e che vorrei passasse anche alle altre persone. Cercare se stessi e scegliersi è un diritto e un dovere morale ed essere rispettati per le proprie scelte è indispensabile per non creare infelicità di nessuna sorta.
3b) Come è nato questo lavoro?
È nato dopo la precedente esperienza con il gruppo bresciano Lemon Squeezers. Ho iniziato con loro a scrivere i testi delle canzoni, ma in lingua inglese, avevo il bisogno di confrontarmi con il pubblico anche attraverso le parole e così ho deciso di iniziare a scrivere nella mia lingua madre, l’italiano. Ho iniziato ad ascoltare molta musica italiana con un orecchio e un’attenzione diversa rispetto a prima, nasco dal blues, ed ho scoperto un mondo che m’appartiene. Il teatro mi ha insegnato a dare vita alle parole e questo è importante per l’interpretazione. Adoro le parole e poter scrivere ciò che sento e raccontarlo con la musica è una libertà e un’opportunità gigantesca. Negli ultimi anni frequento un’associazione, le Arcichedonne di Rho. Con loro ho sviscerato e approfondito molti aspetti della vita di noi donne e sono stata felicemente ispirata per poter scrivere poi questo EP. Da sempre sono alla ricerca di quello che sono e quest’ep è stato un buon diario su cui annotare passato, presente e speranze….
3c) Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Dipende dalla traccia. Le idee partono dalle scelte, dalle aspettative, dai sogni, dalle ingiustizie, dalla visione che ho del mondo che mi circonda esternamente ed internamente. Ho raccontato delle storie che possono essere per qualcuno conforto, per qualcuno una nuova interpretazione a un pensiero e per qualcuno un modo per non sentirsi soli, esclusi o gli unici.
4)Quali sono i tuoi progetti futuri?
Continuare a scrivere e cantare, cercare tantissime date, incontrare artisti e persone che mi possono ispirare e più in concreto l’organizzazione di un contest femminile, che si terrà il 1° ottobre e il 2 ottobre; la realizzazione di uno spettacolo teatrale; l’uscita fisica dell’Ep; portare avanti i progetti paralleli che mi rappresentano.
5)Se dovessi scegliere tre band contemporanee quali sceglieresti?
Quelle che sento più spesso italiane sono il collettivo Funky Shui Project, Calibro 35 (un amore spropositato aggiungerei), Baustelle…