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Nel pieno dell’Estate Fiorentina, San Salvi (l’area ex-manicomio gestita in collaborazione dall’Associazione Culturale La Chute e da Chille de la Balanza) spara le sue cartucce migliori. Stasera a infiammare gli animi e a far brillare l’aria a colpi di punk e rock’n’roll saranno nientepopodimeno che…i Not Moving!

Sì, lo so che vi hanno detto che in Italia a inizio anni ‘80 c’erano solo i Litfiba e i CCCP (o i Negazione, per i più svegliotti). In realtà, nonostante la distanza siderale da Camden o dal CBGB’s, il fermento era tanto e di gruppi bravi, che incendiavano le province, ce n’erano parecchi e parecchio bravi. Fra questi i Not Moving, piacentini, che nascono all’inizio degli anni ’80, mutuando il nome da un brano dei DNA di Arto Lindsay presente nella compilation No New York, manifesto e seminale chiamata alle armi della no-wave americana. Ispirati dai Cramps, dagli X di John Doe e Exene Cervenka e dalla psichedelia sixties di Seeds e 13th Floor Elevator, i Not Moving incidono in quei primi, concitati anni alcuni dei dischi migliori degli anni ’80 e aprono per alcuni degli artisti-feticcio dell’epoca, fra tutti l’ex New York Doll Johnny Thunder e i Clash.

Ai Not Moving originali (o quasi) che salgono sul palco stasera (Rita Lilith Oberti alla voce, “Tony Face” Bacciocchi alla batteria e Dome La Muerte Petrosino alla chitarra) si aggiunge la seconda chitarra di Iride Volpi, già nei Lupe Velez e con Dome La Muerte nei Diggers. Con una scaletta che unisce i brani più iconici della band (fra tutti l’ipnotica Baron Samedi e la cavalcata di Spider) ad alcune cover dell’epoca (da ricordare l’eccezionale versione della velvetiana Venus in Furs) i Not Moving affascinano la folla come anni fa: Lilith Oberti è un animale da palcoscenico dall’immensa caratura, un continuo mutare di maschere fino a raggiungere l’essenza di sé stessa, la 16enne punk e incazzata che ancora si affaccia nelle espressioni e nei ricordi della donna di oggi. Dome La Muerte è un Keith Richards fatto di punk e adrenalina, Tony Face non perde un colpo, sia musicalmente che come memoria storica della band. Iride Volpi è un’aggiunta musicale di eccezionale livello.
In apertura il garage-punk tutto al femminile delle Smalltown Tigers, brave, belle, veloci e incazzate…decisamente da tenere d’occhio.

Smalltown Tigers

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Not Moving

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 Report e foto a cura di Stefani Pucci