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Abbiamo intervistato i Babil On Suite che ci hanno raccontato "PAZ", il loro nuovo lavoro discografico, ci hanno parlato delle nuove canzoni, dei progetti futuri e molto altro.

Chi sono i BABIL ON SUITE secondo i BABIL ON SUITE?
Sono un collettivo di musicisti con storie, background e stili di vita differenti, che ama divertirsi insieme dentro e fuori dal palco.

Come mai questo nome per il vostro progetto?
I BOS hanno provato, scritto e registrato sempre nello studio di Salvo Dub, un luogo di incontro che come una sorta di "Babilonia" era un crocevia di musicisti o persone che avevano un legame con l'arte. Ognuno ha preso e dato qualcosa e come una Babele ci si intendeva, pur parlando lingue differenti, ecco la scelta di "Babil". "Suite" perché è la camera migliore,"On" è l'accensione, l'energia.

Come definireste la vostra musica in tre aggettivi
Viscerale, festaiola, ma allo stesso tempo nostalgica.

Ascoltando il vostro ultimo lavoro dal titolo “PAZ”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come mai questo titolo?
E' il titolo di un brano contenuto nell'album, che in portoghese significa "Pace",  la stessa che cerchiamo anche noi attraverso le arti, è il modo più immediato per avvicinarsi a se stessi.

Come è nato questo lavoro?
Per chi fa musica è un istinto quasi fisiologico, se non terapeutico, avevamo parecchi brani scritti subito dopo "Safari Now", che grazie alla produzione di Puntoeacapo sono diventati un disco.

Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Le idee vengono registrate in un primo momento, poi in maniera quasi schizofrenica… cambia mood,accordi e groove spesso ritornano al punto di partenza ma arricchiti dal percorso, siamo una band che si lascia contaminare ahinoi anche dall'aria che respira. Alla base c'era l'idea e il desiderio di fare un disco senza obblighi di struttura, stile o necessità di mercato, forse per questo consideriamo PAZ un disco naturalmente Pop.

Siete una band siciliana. Quanto della vostra terra d’origine c’è in questo disco?
In questo disco non ci sono marranzano, tamburello e friscaletti, probabilmente ci saranno nel prossimo ma non in questo, la nostra terra di origine ci ha trasmesso un sentimento importante che nel disco è molto presente: l'unione, l'aggregazione che la musica e l'arte ti fa apprezzare in maniera quasi naturale.

Artisticamente parlando, di cosa non riuscite a fare a meno della vostra Sicilia?
Dell'humus che ci arriva dalla nostra terra, una continua fonte di ispirazione, e dei luoghi in cui portiamo la nostra musica.

Quali sono i vostri progetti futuri?
Una prossima tournée è quello a cui stiamo lavorando, sperando di fare tre mesi di date in spiaggia, con gli occhiali da sole e le camicie a fiori.

Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Poter musicare un film.

Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
Tra tutte questa è la domanda più difficile, ma se proprio dobbiamo fare tre nomi… Tame Impala,l'ultima released di Quantic che ha prodotto per la colombiana Nidia Góngora e Michael Kiwanuka.
Questi sono gli ascolti più frequenti di Salvo Dub che ha arrangiato l'album.