1. Chi è CARRESE secondo CARRESE?
CARRESE è Roberta Carrese che a un certo punto ha deciso di ricominciare tutto da capo. CARRESE è una cantautrice e non più solo un’interprete. C’è stato un momento in cui ho deciso che avrei continuato con la musica solo se fossi stata in grado di dire qualcosa a modo mio. Vivo la vita sempre con grande intensità emotiva e sto cercando di metterla nelle mie canzoni. Decidere di chiamarmi solo CARRESE è stato come lasciarmi tutti i limiti alle spalle: l’insicurezza, il non sentirmi all’altezza, la rassegnazione, la solitudine. C’è stato un momento in cui ho sentito un fuoco
bruciarmi dentro, la voglia di “venire fuori” e di scegliere per me stessa. CARRESE è anche l’insieme di persone splendide che credono in questo progetto e lo portano avanti.
2. Come definiresti la tua musica in tre aggettivi?
Indipendente. Vera. Intima.
3. Ascoltando il tuo nuovo singolo “Vetro” ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee alla base delle canzoni che lo compongono?
“Vetro” è stata una delle prime canzoni che ha convinto Marta Venturini a lavorarci su con la produzione. Ci siamo ispirati alle chitarre di Prince e alla musica inglese. È un pezzo che si evolve pian piano, un po’ metafora di me stessa. Si conclude con un’esplosione di voce, come fosse una liberazione tanto attesa.
4. Cosa resta della tua esperienza a The Voice of Italy?
The Voice è stato un ottimo punto di partenza per un’artista giovane come me.
Artisticamente mi ha dato la spinta per credere di più nelle mie capacità e possibilità.
5. Quali sono i tuoi progetti futuri?
A causa della pandemia e delle conseguenti restrizioni, abbiamo rimandato e rallentato la produzione dei brani. Quindi per prima cosa spero che presto tutto torni alla normalità. Con l’arrivo dell’estate pubblicherò un nuovo singolo.
6. Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Band? “Tool”, “The XX”, “Palace”.