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Abbiamo intervistato I PROBLEMI DI GIBBO che ci hanno parlato del loro nuovo disco dal titolo “Sai dirmi perché?”, ci hanno aperto le porte del loro universo artistico facendoci entrare nel loro affascinante mondo.
Buona lettura

1.Chi sono I problemi di Gibbo secondo I problemi di Gibbo?
I problemi di Gibbo sono principalmente dei musicisti che hanno deciso di cambiare e migliorare il proprio mondo, attraverso la cosa che sanno fare meglio oltre al lavoro... Stanchi di vedere quanto la vita dei loro coetanei si sia ormai ristretta alle solite poche cose, dove alla fine conta solo non pensare e vivere in superficie. Con questi presupposti Stefano e Daniele, con l'aiuto di Carlotta ed Alessandro, si sono creati un loro speciale modo per descrivere quello che vedono e dire quello che pensano, con l'ambizione molto grande di migliorare, anche se di poco, anche la vita degli altri.

2.Come mai questo nome per il vostro progetto?
Volevamo un nome che in qualche modo rappresentasse quello che vogliamo comunicare con il nostro progetto. Tutti quanti ormai cercano di dare la migliore immagine di sè, verso il mondo esterno. Sembra quasi una gara a chi ha la vita più interessante. Si dà molta importanza all'immagine che la gente ha di noi, e non ci fermiamo quasi mai a guardare oltre l'apparenza. Così Gibbo, questo personaggio immaginario che ci rappresenta, fa molta fatica a comprendere tutto questo, e non ha paura ad ammettere di avere qualche difficoltà, qualche "problema" nelle relazioni della vita reale...

3.Come definireste la vostra musica in tre aggettivi?
Vediamo... potremmo dire ingenua, semplice, e sincera.

4.Ascoltando il vostro nuovo lavoro “Sai dirmi perché?” ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come mai questo titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Il titolo dell'album è in realtà una frase di una nostra canzone. Ci piaceva l'idea di iniziare già dal titolo con una piccola provocazione. Un interrogativo banale ma efficace, che si presta per tutti i "problemi" che affrontiamo continuamente nei rapporti con le persone. Ed è proprio da quel mondo che abbiamo preso spunto per scrivere la maggior parte dei testi delle nostre canzoni. Abbiamo cercato di analizzare e raccontare le piccole difficoltà che ogni giorno abbiamo nel riuscire ad avere dei rapporti umani sinceri. Viviamo in un epoca definità "liquida", dove tutto sembra non avere forma e si fa molta fatica ad avere dei punti femi, delle certezze. Noi crediamo che le uniche vere certezze siano le persone, quelle reali, quelle che ci stanno accanto, nel bene e nel male.

5.Questo disco segna il vostro esordio nel mondo della discografia: quali sono i desideri ed i timori di una giovane band che fa oggi il grande salto?
Parlando di desideri è abbastanza semplice... Il nostro primo e più grande obiettivo e quello di poter suonare le nostre canzoni davanti a un pubblico più vasto possibile. Riuscirci significherebbe, oltre ad una grande soddisfazione, anche poter poi continuare il nostro percorso con obiettivi più ambiziosi e crescere come musicisti. Oltre al fatto che, e non abbiamo nessun problema a dirlo, vorremmo che la musica diventasse anche nostro mestiere. Per quanto riguarda i timori... principalmente c'è la paura di non esserne all'altezza, di non riuscire a comunicare quello che vorremmo dire, nel nostro modo, ma con la giusta professionalità. Fin dall'inizio siamo stati molto incoraggiati da chi ascoltava quello che stavamo facendo e ci hanno fatto tutti dei gran complimenti. Ma per arrivare a certi livelli ci vuole pazienza e capacità. Speriamo di averle entrabe. Noi comunque crediamo molto in quello che facciamo, e contiamo di farlo sempre meglio.

6.Quali sono i vostri progetti futuri?
Il nostro futuro al momento, come per tutti quelli che fanno parte del mondo della musica e dello spettacolo in generale, è abbastanza incerto e problematico. Quello che sta succedendo cambierà molte cose, e sicuramente cambierà anche il modo di fruire la musica. Ci stvamo preparando per le nostre prime esibizioni live con questo progetto, ma al momento non si sa quando sarà possibile farlo. Certo per noi è stata un po' una beffa, ma non ci lamentiamo, ci sono cose più importanti... Vorrà dire che useremo il tempo che avremo, prima di poter suonare dal vivo, per comporre nuove canzoni.

7.Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
Il nostro mondo musicale di riferimento è più legato al cantautorato, pittosto che alle band. Niccolò Fabi, Brunori Sas e Nicolò Carnesi, sono artisti che apprezziamo e seguiamo molto. Parlando di band, potremmo sicuramente consigliare i Fast Animals and Slow Kids, i Management e i nostri grandi amici de Il Nucleo, che dopo tanti anni stanno finalmente per pubblicare un nuovo album.