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Abbiamo intervistato LA CONFRERIE DE VIC che ci ha raccontato il nuovo disco dal titolo “UNE ITALIENNE A PARIS”, ci ha parlato delle nuove canzoni, dei progetti futuri e molto altro.
Buona lettura.

1. LA CONFRERIE DE VIC: da dove deriva questo nome per il vostro progetto discografico?
Vic è il soprannome dato ai Cicognani e sembra derivi dall’abbreviazione della parola latina victoria urlata dai miei antanti prima di andare in guerra. Essa si trova scritta con il disegno d’una cicogna sul blasone vinto dal mio casato per meriti di guerra. La Confrérie è per me un collettivo artistico di musicisti provenaienti da tutto il mondo, perché la musica esiste solo come condivisione. Questo progetto vuole mandare un messaggio sociale musicale e umano di comunità e unione nella diversità.

2. Come definireste la vostra musica in tre aggettivi?
Fresca, socialemente impegnata, l’incontro tra la musica bianca e quelle nera.

3. Ascoltando il vostro ultimo lavoro dal titolo “UNE ITALIENNE A PARIS”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne.  Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Questo lavoro è nato grazie alla gente che ha finanziato l’album attraverso il crowfonding ulule. Volevo fare un album dalle sonorità “old school”, registrant tutti insieme  anche grazie alla magia di vecchi microfoni come il Melodium 42 B o Le Neumann M7 capsule U47.
L'album “Une italienne à Paris”, è composto da 12 canzoni ed è caratterizzato dalla voglia di sperimentare una fusione tra i generi musicali e tra le lingue., ma sopratutto impegno sociale e umano. Non ho mai creduto che le canzoni siano solo canzonette. La parole è un mezzo patente per inviare messagi. Attraverso di essi  influenziamo l’energia del mondo.

4. Quali sono i vostri progetti futuri?
Stiamo firmando con un’agenzia che si occuperà di programmare una piccola tournée europea di presentazione del disco.

5. Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
Une tournée in Sud America.

6. Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
Judit Hill ma non è une band, Buika, ma non è une band, l’unira band che adora sono i Tribalistas dal Brasile.